Nos al POS obbligatorio per i piccoli commercianti
I governi degli ultimi 10 anni portano indiscutibilmente il marchio della sinistra, che pur perdendo sistematicamente tutte le elezioni è sempre riuscita a occupare le stanze dei bottoni. In questo decennio si è portata avanti una campagna per la restrizione e l’abolizione del denaro contante, con la scusa di combattere l’evasione fiscale. In realtà non è affatto vero che imporre l’utilizzo della moneta elettronica serva a combattere l’evasione fiscale, basta leggere le cronache per capire che gli evasori fiscali, soprattutto quelli che trattano grandi volumi di affari, utilizzano tecniche assai evolute per frodare lo Stato.
L’unica realtà è che la moneta elettronica ha un costo che è rappresentato dalle commissioni e dagli oneri del servizio, e per i piccoli esercenti non è affatto un costo irrisorio. La moneta elettronica è infatti una forma di moneta privata, emessa e gestita da banche e società autorizzate, che offrono un servizio di pagamento aggiuntivo a quello del denaro contante emesso dalla Banca Centrale Europea. Semplicemente, vendono il loro prodotto.
Il denaro contante invece, non è una forma di moneta privata, ma è moneta a corso legale. L’unica forma di moneta a corso legale esistente sono le banconote emesse dalla Banca Centrale Europea e le monete metalliche coniate dagli Stati che hanno adottato l’euro. Moneta a corso legale sta ad indicare che nessuno può rifiutarla come mezzo di pagamento: se un cittadino va a comprare un chilo di mele il fruttivendolo non può rifiutare gli euro cartacei o metallici, è obbligato dalla legge.
Gli ultimi governi invece hanno posto sullo stesso piano la moneta “pubblica” rappresentata dal denaro contante con quella privata rappresentata dalla moneta elettronica (moneta scritturale), imponendo a tutti i professionisti e i commercianti l’obbligo di avere il POS.
Sembra assurdo ma la situazione è esattamente la seguente: dei privati creano un prodotto e lo mettono sul mercato, lo Stato italiano impone alle imprese di acquistare quel servizio. A chi non piacerebbe fare impresa con la garanzia che lo Stato obbligherà i cittadini a comprare ciò che verrà prodotto?
Fratelli d’Italia si batte da sempre per garantire a tutti la libertà di scegliere come spendere i propri soldi. E allo stesso modo vogliamo garantire ai piccoli commercianti, ai professionisti e agli artigiani di scegliere se avere o meno il POS. Lo Stato non può imporre l’accettazione di un mezzo di pagamento alternativo (privato e a pagamento) a quello del denaro contante (pubblico e gratuito), a meno che non introduca un mezzo di pagamento elettronico a costo totalmente gratuito per cittadini e commercianti.