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Un nuovo patto per le imprese. Più assumi, meno paghi

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La vera rivoluzione copernicana che propone Fratelli d’Italia è soprattutto di carattere culturale: dopo un decennio contrassegnato da vessazioni verso chi produce e crea ricchezza, lo Stato deve tornare a sostenere attivamente chi fa impresa. Perché il tessuto imprenditoriale italiano, fatto soprattutto di micro, piccole e medie imprese, è una delle colonne portanti del nostro sistema sociale: senza le forze produttive la nostra Nazione è spacciata. In estrema sintesi, l’approccio vessatorio e nemico di chi fa impresa, è una delle cause principali del declino sociale ed economico innescato dalla sinistra al potere. Ed è per questo che tutto il nostro programma è incentrato sul sostegno concreto ai lavoratori e agli imprenditori italiani.

L’elevato costo del lavoro costituisce uno dei principali ostacoli che frenano la creazione di nuova occupazione in Italia e la competitività sui mercati internazionali delle nostre imprese. Secondo il rapporto ‘Taxing wages 2022’ realizzato dall’OCSE, nel 2021 il cuneo fiscale e contributivo in Italia è stato del 46,5%, il quinto più elevato tra i 36 Paesi che fanno parte dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo.

Per questo, dobbiamo intervenire sin da subito, dando un segnale chiaro alle nostre imprese. E nel far questo, crediamo sia giusto iniziare col sostenere l’economia reale, aiutando quelle imprese che creano ricchezza e occupazione sul territorio, in particolare quelle micro, piccole e medie imprese che rappresentano l’asse portante del nostro sistema produttivo, che sono le ambasciatrici del Made in Italy e rappresentano l’eccellenza italiana nel mondo. A tal fine, Fratelli d’Italia intende favorire chi crea nuova occupazione mettendo in pratica il principio del “chi più assume meno paga”, attraverso una super deduzione al 120% del maggior costo del lavoro per nuovi assunti per le imprese che incrementano l’occupazione in azienda rispetto agli anni precedenti. Deduzione che può raggiungere anche soglie maggiori, sino al 150%, in caso di assunzione di soggetti non occupati da almeno dodici mesi, neomamme, over 60 e invalidi.

La misura introduce un meccanismo virtuoso che incentiva le aziende ad assumere, con i nuovi assunti che la “rifinanzieranno” attraverso l’imposta sui redditi oltre che immettendo risorse nell’economia reale attraverso i maggiori consumi.

Uno dei problemi più difficili del nostro tempo è indubbiamente il rapporto tra la produzione e le nuove tecnologie: esistono grandissime aziende che riescono a fatturare tantissimo pur avendo un numero di personale impiegato molto ridotto. Con la nostra proposta, + assumi – paghi, non vogliamo solo incentivare ad assumere, ma vogliamo premiare l’utilità sociale di quelle imprese che attraverso l’impiego di lavoratori contribuiscono in maniera concreta a rendere il sistema socio economico italiano più sostenibile.